lunedì 15 aprile 2024

Considerazioni sul GP Austin

 


GP AUSTIN - HIGHLIGHTS


Sono stanchissimo ma quattro righe sul GP di ieri le voglio scrivere.

Una gara pazzesca, dove finalmente abbiamo visto correre i piloti liberi da strategie, la "gestione gomme" e tutte queste cazzate da F1. Queste sono gare di moto e tali devono rimanere, noi motociclisti non amiamo le cose noiose. Ma adesso vorrei dare subito qualche voto ai piloti che più mi hanno colpito in questa gara.


MAVERIK VINALES 10

Un fine settimana perfetto. In qualifica stampa una Pole inavvicinabile  per chiunque (record della pista) e va a vincere la gara sprint del sabato in solitaria, come fosse la cosa più semplice del mondo. La domenica si complica la vita facendo una partenza disastrosa (non sono mai state il suo forte, va detto) alla prima curva è undicesimo! Ma poi fa una rimonta incredibile che lo porta di nuovo in testa. C'è anche da dire che Aprilia ha fatto un bello step, è ormai una moto alla quale non manca nulla per essere al top. Adesso per Vinales rimane da capire se manterrà la costanza di risultati o rimarrà il pilota "bipolare" che tutti conosciamo, alternando delle gare incredibile ad altre dove non si sa nemmeno se è partito.


PEDRO ACOSTA 9

È ormai ufficialmente il ragazzino terribile della Motogp. Se pensiamo che tre anni fa debuttava in Moto3 e adesso se la gioca con i Big della Motogp... c'è quasi da non crederci. In tanti già da tempo lo davano come l'erede di Marc Màrquez, ma io ero scettico, non è la prima volta che certi pilotini fanno il vuoto in Moto2 e poi affondano una volta approdati in Motogp. Ma Acosta è uno vero. I fuoriclasse  storicamente vanno forte subito e lui non ha smentito questa tesi, dopo tre gare già si gioca la vittoria e lotta senza paura con i "senatori". Ha solo 19 anni ma ha una maturità da pilota "adulto", non è difficile profetizzare che vincerà tantissimo e ci farà divertire.


MARC MÀRQUEZ 7

Come al solito non mi ha lasciato sedere sul divano. Prima Ducati in griglia, prima Ducati al traguardo della Sprint (alla fine si è pure esibito sul palco in un balletto esilarante), domenica a causa di un problema ai freni si è sdraiato proprio quando era appena andato in testa. Ma fino a quel momento, che gara, che sorpassi... esplosivo al massimo. Il coraggio di un leone e la voglia di vincere di un rookie, nonostante gli infortuni, gli otto mondiali e i 31 anni che in questa Motogp per qualcuno sono già tanti. In molti non capiscono questa mia "fascinazione" per Màrquez, ma è la stessa che hanno per lui piloti del passato come Agostini o Lucchinelli (per citarne qualcuno). Se pensiamo che guida la Ducati da tre gare (dopo aver passato undici anni sulla Honda), che non si è portato dietro la sua squadra, che guida una GP23 e si mette dietro gli "ufficiali" con le GP24... per me non c'è bisogno di aggiungere altro.


FRANCESCO BAGNAIA 5

La delusione del GP. Non l'ho mai visto incisivo, anzi molto sottotono. Per la prossima gara mi aspetto una prova di forza, un segnale, perché contro gli iberici non puoi essere così remissivo, altrimenti quest'anno il titolo vola in Spagna...




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